QUESTIONI CONTEMPORANEE, E NON SOLO
[...] Salta subito all'occhio che è dalla scelta delle tinte cromatiche e dal loro accostamento che si sprigiona tutta la carica espressiva di quest'autore (che sappiamo tuttavia dotato di una fine sensibilità anche per il linguaggio del bianconero o, per meglio dire, per quello che io preferisco denominare il linguaggio "luce ombra"). 
All'opposto della sfumatura scala aurea dei grigi qui è il registro cromatico, dalle individualità fortemente caratterizzate, esplosive direi, ad elettrizzare l'occhio. 
In sostituzione di una gradualità cromatica, del passaggio mixato dei colori così come lo sguardo li percepisce nel fluttuare della realtà, assistiamo allo spettacolo di una gamma di materie cromatiche potentemente strutturate, saldate tra di loro da una regia ben consapevole di tutti i passaggi e trasformazioni in cui i colori confluiscono dal momento della percezione dei materiali in ripresa fino alla produzione finale tramite la stampa digitale. Le scelte sono già mirate all'origine in previsione di quella data resa cromatica dalla saturazione spinta, di cui Furlani è indubitabilmente maestro."
Roberto Salbitani, 2010