"[...] Come Furlani arrivi a catturare queste visioni è cosa che rimane alquanto difficile da teorizzare: certamente si può affermare che si tratta di un affinamento dello sguardo ottenuto con la pratica e l'esercizio, che non è frutto di un colpo di fulmine ma piuttosto di un'acuta osservazione capace di cogliere forme che interagiscono sorprendentemente fra loro, solo per un attimo; luci che brillano e che generano ombre profonde che danno un sapore surreale alla scena; sagome e silhouettes che spuntano dal buio e si propongono ai nostri occhi come attori su un palcoscenico in controluce; visioni momentanee e dinamiche strappate al fluire del vivere e cristallizzate sulla carta per farci immaginare e sognare, per proporci dubbi e mai darci certezze."
 Guido Cecere